Nato in un laboratorio della Florida un ibrido uomo-scimpanzé: il racconto del professor Gallup

A dare la notizia, il 29 gennaio 2018, è stato The Sun, con un articolo intitolato:

Un famoso scienziato sostiene che un ibrido uomo-scimpanzé sia nato in un laboratorio della Florida prima di essere ucciso dai medici in preda al panico.

Lo scienziato è Gordon G. Gallup Jr., psicologo evoluzionista, divenuto famoso negli anni ’70 grazie ai suoi pionieristici esperimenti di auto-riconoscimento allo specchio con degli animali, oggi ricercatore all’Università di Albany, New York, dove insegna psicobiologia.

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Gallup ha riferito a The Sun che il suo ex professore universitario gli disse che un bambino humanzee era nato in una struttura di ricerca dove lavorava.

Uno dei casi più interessanti riguarda un tentativo che è stato fatto nel 1920 in quello che fu il primo centro di ricerca sui primati stabilito negli Stati Uniti ad Orange Park, in Florida.

Hanno inseminato uno scimpanzé femminile con lo sperma umano di un donatore non dichiarato e hanno affermato non solo che la gravidanza è avvenuta, ma che è giunta a termine e ha dato origine a un parto vivo.

Ma nel giro di pochi giorni o poche settimane, hanno iniziato a valutare le considerazioni morali ed etiche e il bambino è stato sottoposto a eutanasia.

Il ricercatore statunitense non ha dubbi che questa storia sia vera perché riferisce che la sua fonte «era uno scienziato credibile a tutti gli effetti».

Ma oltre a questa storia, Gallup ha rilasciato altre importantissime dichiarazioni. Il professore di psicobiologia è convinto che gli umani sono in grado di riprodursi anche con gorilla e oranghi e non solo con scimpanzé:

Tutte le prove disponibili, fossili, paleontologiche e biochimiche, incluso il DNA stesso, suggeriscono che gli esseri umani possono anche riprodursi con gorilla e oranghi.

Gli esseri umani e tutte e tre le specie di grandi scimmie discendono da un’unica discendenza simile a scimmie.

Esattamente ciò che sostengo nel mio libro L’origine dell’uomo ibrido. Con la differenza che nel libro elenco tutti gli scienziati che hanno sostenuto che, in base ai dati di cui disponiamo, quell’unica specie da cui discendiamo era molto più simile all’uomo moderno che alle scimmie antropomorfe. Ma poi sono avvenute le famose ibridazioni, di cui ormai si parla sempre più spesso, che hanno “bestializzato” la specie originaria.

Interessante è la risposta di Gallup alla domanda se sia favorevole alla creazione di un ibrido uomo-scimpanzé:

Penso che sia una domanda affascinante e penso che avrebbe profonde implicazioni psicologiche e biologiche.

Ma se il costo possa giustificare il beneficio è l’altra domanda in questa equazione.

In un modo molto simile si era espresso un altro grande scienziato, Stephen Jay Gould, e i lettori del mio libro sapranno già a cosa mi riferisco. Riporto anche qui la citazione:

Il fatto che la distanza genetica tra gli uomini e gli scimpanzé sia molto piccola potrebbe farci venire la tentazione di provare l’esperimento scientifico potenzialmente più interessante ed eticamente inaccettabile che mi riesca di immaginare: incrociare individui delle due specie, e quindi chiedere semplicemente ai risultati di questo incrocio che cosa voglia dire essere, almeno in parte, uno scimpanzé. Le differenze genetiche che ci separano sono così piccole che l’incrocio non sarebbe affatto impossibile. [Questa idea della vita, Codice Edizioni, Le Scienze, 2015, pagina 49]

Poi potrei riportare pure la citazione riguardo la storia di Teresa X (Vichy, Francia) raccontata da Robert Charroux. Ma non vorrei svelare troppo ai lettori che ancora non arrivano all’ultimo capitolo.

3 pensieri riguardo “Nato in un laboratorio della Florida un ibrido uomo-scimpanzé: il racconto del professor Gallup

  1. Facendo questo in laboratorio siete dei mostri ibridi; la vita e il pianeta e colmo di bío diversità, perché accostare una creatura ad un’altra ? Stiamo diventando dei psicoibridi

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